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India 2012-03-06
 

Martedì 6 marzo 2012: Calangute - Palolem (Goa).

Decidiamo di spostarci a sud. Calangute é si carina, ma un po' troppo... "affollata". L'esperienza di ieri é stata si caruccia, ma il mercato che viene a noi va bene un giorno, poi basta.
Due parole di spiegazione: Eravamo indecisi se andare a cercare un mercatino, poi invece abbiamo optato per la spiaggia. Ed abbiamo scoperto che in realtà qui é il mercato che viene a noi. Nel senso che c'è tutto un viavai di venditori di ogni cosa, dal giornale ai fiori, dai massaggi alla frutta, che si avvicinano ed offrono i propri servizi. Per fortuna non sono troppo insistenti, ma alla fine della giornata siamo esausti lo stesso. E... si, abbiamo anche comprato. Ma con moderazione ;)

Girovaghiamo un po' alla ricerca di un alloggio, ed alla fine, un po' per scelta, un po' perché ci siamo rotti di cercare, approdiamo al Beach Resort. Si, nome altisonante, ma sempre indiano é!
Rintracciamo due ragazzi di un altro gruppo che sapevamo essere qui e facciamo comunella. Alla sera cena tutti insieme con scene che neanche gli indiani immaginerebbero. Nel senso che una volta individuato il potenziale ristorante, inizia la trattativa. La divisioni dei ruoli é chiara ed é sempre la stessa: Nunzia centravanti di sfondamento e tutti gli altri di supporto. Che detto in altre parole vuol dire: Nunzia contratta, si dispera, lotta sul prezzo e noi, qualunque cosa accada, dobbiamo a turno stracciarci le vesti e dire "Noooooo, é troppo caro, andiamo via", cosicché lei possa contrattare ancora. Ma questa volta abbiamo superato ogni limite: non solo si contratta il prezzo, ma anche la taglia dei pesci. Ad un certo punto c'erano pesci e calamari che andavano da tutte le parti, mani che prendevano da una parte e mani che rimettevano dall'altra, un casino che anche gli indiani ci guardavano straniti, come a dire "ma questi da dove arrivano?", la Nunzia che prendeva pesci come fosse la titolare del banchetto, noi che volevamo andarcene dalla vergogna, ma per davvero però... Ma alla fine, ha vinto lei (c'erano dubbi?) e ci siamo portati a casa una cenetta con i fiocchi (Sempre Santa Subito :P)

Ma non é finita qui. Dopo tanta fatica, mentre aspettiamo i classici tempi indiani per la preparazione della cena così faticosamente conquistata, qualcuno va in strada a fumare ed a sgranchirsi le gambe. Nunzia é fra questi, ma dopo 1 minuto la vedo rientrare di corsa urlando "Fabriiiiiiiiiiiiii, vieniiiiiiiiiiiiii.....!!!!!, non puoi immaginareeeeeee!!!". Ed in effetti io non immagino: la faccia non é di quelle preoccupate, quindi escludo sfighe varie. L'unica alternativa che reputo accettabile é che abbia incrociato un venditore di chissà cosa e che voglia fare acquisti a tutti i costi. Strano, ma non avendo alternative... Comunque sia, la seguo, e quando esco.... CARRAMBA CHE SORPRESA!!!!! Neanche Raffaella Carrà avrebbe potuto mai immaginare tanto: mi trovo davanti metà gruppo del viaggio in Kèrala, "capo" compreso! Inutile dire che nessuno di noi sapeva degli altri e che l'incontro é stato totalmente fortuito. Bastavano pochi attimi di differenza per non incontrarci, e invece... Baci, abbracci ed emozioni per un incontro così inatteso. E questa é la seconda volta che mi capita (vedi viaggio in Messico, a Playa del Carmen).

E... a quanto pare le mucche hanno capito che si mangia meglio al ristorante che per strada...

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