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La Spezia 19-05-2007
 

Eccoci qui a trascorrere in week-end in queste terre così belle. Era parecchio tempo che non salivo su una barca a vela, e devo dire che in effetti è un po' come andare in bicicletta: non si scorda. Quindi quello che non sapevo all'epoca, continuo a non saperlo...

Arriviamo già "cotti" dal sole preso in autostrada e anche le previsioni del tempo non ci aiutano molto: calma piatta su tutti i fronti. Comunque sia, arriviamo a Porto Lotti e troviamo Paolo (www.inventoviaggi.it), il nostro skipper di mondovela (www.mondovela.it), che ci aspetta ormeggiato nei paraggi del Giovane Padawan, un First 40.7 che si presenta molto bene. Non ci meritiamo tanto, ma va benissimo così.

Ci sistemiamo a bordo, dopodichè non manchiamo certo all'appuntamento con aperitivo e libagioni. Dopo cena ci raggiungono gli altri due componenti dell'equipaggio. Ora siamo al completo.

Il mattino ripropone lo stesso menù della sera precedente: calma piatta in ogni dove. Non ci scoraggiamo e issiamo le vele prendendo il largo (mmm... magari proprio largo no, ma facciamo finta) nel golfo di La Spezia.

Sorpresa sorpresona, usciti dal porto, ci attende un bel vento che gonfia le nostre vele e ci fa filare veloci. Paolo mi "istruisce" su cosa fare durante le manovre e, strano ma vero, riesco anche a capirci qualcosa. Mi dedico al genoa, che mi dà qualche soddisfazione, tanto da farmi meritare il ruolo di "tailer". Navighiamo in giro per il golfo, dove possiamo ammirare Porto venere, Le Grazie, l'isola della Palmaria, l'isola del Tino. Insomma, tutti posti meravigliosamente belli.

Al pomeriggio cambiamo skipper e imbarchiamo Nicola: ci attende la regata "ludico-sportiva", alla quale ci dedichiamo anima e corpo, e Paolo ha il compito di fare sia la giuria che la boa. Certo, abbiamo l'equipaggio un po' decimato, fra imperizie e ammutinamenti vari. Praticamente a manovrare la barca ci siamo in quattro, di cui due (io e Mirko) alquanto inesperti. E noi di necessità facciamo virtù.

A parte la partenza, dove arriviamo decisamente in ritardo, ed un momento in cui ci "piantiamo" a ridosso degli scogli in un buco di vento, la regata non ha storia: abbiamo un mezzo talmente superiore a quello degli altri che appena riusciamo a cogliere il primo refolo di vento pulito, cominciamo a volare. Il secondo arriva dopo qualche fuso orario.

Il vantaggio è talmente ampio che posso finanche andare io al timone. Ed il mio ego si espande a dismisura. All'arrivo facciamo anche i "somari" e ci facciamo vedere dalla giuria (Paolo e Francesca) con la bottiglia di prosecco in mano. Ovviamente riceviamo subito minacce di squalifica se proviamo ad aprirla senza di loro.

Il pomeriggio continua fra prove di virate, strambate, andature a farfalla e cose simili. Insomma... CAZZA LA RANDAAAAAAAAAAAA

Rientriamo in porto e, dopo una meritata doccia, ci avviamo verso la cena del raduno. Già ben cotto dalla giornata in mare, ricevo il colpo di grazia. La cena è stile "pranzo di matrimonio". Ma così si ammazzano anche i cavalli!!!!

Domenica 20/05/2007

 

I Corti Le foto del 19-05

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