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Bahamas 2008-08-04
 

4 Agosto 2008 - Lunedì. Venezia-Atlanta

Sveglia, colazione e autobus per l'aeroporto, dove ci incontreremo con Maria. Nel frattempo arrivano sms inquietanti da Elisabetta: a Roma c'è una nebbia fittissima, quindi hanno ritardato il volo da Milano. Arriveranno in tempo? Ovviamente no! Perso il primo aereo, prenderanno il secondo, qualche ora più tardi. E invece no, sono in lista d'attesa. Non partono: rimangono a Roma una notte e partiranno domani.

Noi invece partiamo in orario. Volo tranquillo, solo qualche piccola turbolenza. Mi perdo in chiacchiere con Mary Beth, quarantottenne ricercatrice di Tallahassee, in Florida. Un po' strana, ma carina.

Arriviamo in anticipo di una mezz'oretta. Solita, allucinante trafila per i controlli di sicurezza e recupero bagagli. Per fortuna ho un ricordo abbastanza buono dell'aeroporto di Atlanta (che è enorme, addirittura ha una piccola metropolitana interna), e faccio da guida al gruppo. Recuperiamo Alberto (l'unico che è riuscito a partire da Roma di quelli in lista d'attesa) e ci avviamo verso il "solito" Days Inn, dove incontriamo anche gli altri tre partiti da Roma al mattino e Pierpaolo che ci raggiunge da New York, dov'era per lavoro. Convenevoli di rito, doccia e cena nell'autogrill vicino. Speravamo in una bella bistecca americana, e invece... finita. Ripieghiamo su hamburger et simili. In ogni caso, in puro stile americano, compresa l'impossibilità di bere una birra o qualunque bevanda alcoolica. Siamo un po' stanchi, e filiamo subito tutti a nanna, in questo (solito) motel americano, con i camion (americani pure loro) parcheggiati fuori.

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